Uno studio pubblicato su Frontiers in nutrition 2025 ha valutato in 18 adulti sani come cambia l’assorbimento del coenzima Q10 quando è formulato in capsule liposomiali. Si è trattato di uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, che ha confrontato una dose orale di 100 mg di Q10 standard con la stessa quantità in forma liposomiale.
I risultati hanno dimostrato che la formulazione liposomiale raggiungeva concentrazioni ematiche più elevate e manteneva il coenzima Q10 in circolo più a lungo. Per la vita di tutti i giorni, questo si traduce nella semplice idea che la forma in cui viene presentato un nutriente può determinare quanto il corpo ne tragga effettivamente vantaggio.
In questo gruppo di giovani adulti sani, il coenzima Q10 liposomiale ha raggiunto un picco di concentrazione superiore di circa un terzo rispetto alla forma standard e un’esposizione totale leggermente più elevata durante le 24 ore di follow-up. Non sono stati riscontrati problemi di sicurezza, il che supporta l’uso di questa dose in persone sane sotto adeguata supervisione.
Questi risultati sono di particolare interesse per coloro che desiderano sostenere i processi energetici cellulari e la protezione dallo stress ossidativo, nell’ambito di uno stile di vita sano. Inoltre, aprono la strada alla progettazione di integratori che sfruttino meglio ogni milligrammo ingerito.
Lo studio dimostra che la formulazione liposomiale migliora l’assorbimento del coenzima Q10
I ricercatori hanno reclutato 18 persone sane di età compresa tra i 18 e i 45 anni, senza malattie rilevanti o farmaci che alterassero il metabolismo dei grassi. Ogni partecipante ha assunto tre opzioni in visite diverse, placebo, 100 mg di coenzima Q10 standard o 100 mg di coenzima Q10 in capsule liposomiali, sempre in condizioni controllate.
Sono stati prelevati ripetuti campioni di sangue per 24 ore per misurare la concentrazione di Q10. La formulazione liposomiale ha raggiunto un valore di picco ematico superiore del 31% circa e un’esposizione totale superiore del 23%, misurata come area sotto la curva, rispetto alla forma standard. Queste differenze sono considerate modeste, ma rilevanti quando si cerca di ottimizzare la biodisponibilità.
In termini di sicurezza, non sono stati osservati cambiamenti preoccupanti nei segni vitali o nei parametri di laboratorio come la funzionalità epatica, renale o il profilo lipidico. Gli effetti avversi sono stati lievi e simili tra i gruppi, suggerendo una buona tollerabilità a breve termine di entrambe le forme di Q10 in adulti sani.
Il coenzima Q10 è coinvolto nella produzione di energia e nella difesa antiossidante delle cellule.
Il coenzima Q10 è una molecola simile a una vitamina presente in quasi tutte le cellule del corpo. È particolarmente concentrato nei tessuti che consumano energia, come cuore, muscoli, fegato e reni. La sua funzione centrale è quella di fungere da trasportatore di elettroni all’interno dei mitocondri, le strutture in cui viene prodotto l’ATP, la principale moneta energetica cellulare.
Oltre al suo ruolo nella respirazione cellulare, il Q10 funziona come antiossidante liposolubile. Protegge le membrane cellulari e le lipoproteine dall’ossidazione, un processo che danneggia le strutture e contribuisce all’invecchiamento cellulare. Per questo motivo è stato studiato in ambiti quali la salute cardiovascolare, le prestazioni fisiche e l’invecchiamento sano, sempre come supporto fisiologico e non come trattamento medico.
Il problema è che il coenzima Q10 è scarsamente solubile in acqua e ha una dimensione molecolare relativamente grande. In pratica, ciò significa che è difficile da assorbire per l’intestino, soprattutto se assunto in forma cristallina o in polvere. Da qui l’interesse per le tecnologie che ne migliorano la solubilità e il passaggio attraverso la mucosa intestinale.
Le formulazioni liposomiali facilitano il passaggio dei nutrienti grassi attraverso l’intestino
Un liposoma è una piccola sfera formata da un doppio strato di fosfolipidi, simile alla membrana cellulare. Nello studio, il coenzima Q10 è stato incapsulato in una matrice a base di lecitina di girasole, con gomme vegetali che stabilizzano la struttura. Questo involucro protegge il composto dall’ambiente digestivo e ne favorisce il contatto con la superficie intestinale.
L’assorbimento del Q10 si comporta in modo simile a quello dei grassi e delle vitamine liposolubili. Deve essere mescolato con i lipidi, incorporato in micelle e poi in chilomicroni, particelle che viaggiano attraverso la linfa nel flusso sanguigno. Quando si utilizza una formulazione liposomiale ben progettata, parte di questo lavoro preliminare è già stato fatto, il che può portare a un ingresso più efficiente nell’organismo, anche senza pasti ricchi di grassi.
In termini pratici, una migliore biodisponibilità significa che, a parità di dose ingerita, più molecole raggiungono il sangue e i tessuti. Ciò non significa effetti clinici garantiti, ma una base fisiologica più solida per consentire al coenzima Q10 di esercitare le sue consuete funzioni energetiche e di difesa antiossidante.
Abitudini quotidiane che supportano l’energia cellulare e l’equilibrio ossidativo
Lo studio si concentra sulle modalità di somministrazione del coenzima Q10, ma la base resta lo stile di vita. La produzione di energia cellulare e l’equilibrio tra ossidazione e antiossidanti dipendono da abitudini quotidiane ripetute.
Nell’alimentazione, è utile dare priorità a verdura, frutta, legumi, noci e pesce, che forniscono antiossidanti naturali e grassi sani. Cucinare con olio d’oliva, ridurre gli alimenti ultra-lavorati e limitare gli zuccheri aggiunti riduce il carico ossidativo e lo stress metabolico.
Anche il movimento regolare è fondamentale. Un esercizio fisico moderato e costante stimola i mitocondri e ne migliora l’efficienza, sempre adattato alle condizioni fisiche dell’individuo. Un adeguato riposo notturno e la gestione dello stress, come la respirazione consapevole o le pause attive, completano un ambiente fisiologico più favorevole al ruolo di nutrienti come il coenzima Q10.
Come Protecardio di Nutribiolite si allinea con la fisiologia cardiovascolare studiata
Lo studio clinico sul coenzima Q10 sottolinea un’idea importante: quando si migliora l’assorbimento di un nutriente chiave, si aumenta la sua capacità di partecipare a percorsi fisiologici esistenti. Nel campo cardiovascolare, questi processi includono la produzione di energia nel muscolo cardiaco e la protezione dai danni ossidativi ai lipidi e alle membrane.
Protecardio di Nutribiolite si inserisce in questa stessa logica di sostegno fisiologico del sistema cardiovascolare attraverso l’alimentazione e un’attenta formulazione. La sua concezione è volta ad accompagnare i meccanismi naturali che l’organismo utilizza per mantenere l’equilibrio dei lipidi nel sangue e il benessere dei vasi, sempre a complemento di una dieta equilibrata e delle abitudini di vita raccomandate dai professionisti della salute.

Integratore alimentare a base di Nutribiolite, studiato per sostenere il profilo lipidico e la salute cardiovascolare nell’ambito di uno stile di vita sano.
Negli adulti che già si occupano di dieta, controllo del peso e attività fisica, un integratore incentrato sulla fisiologia cardiovascolare può essere appropriato come supporto aggiuntivo. È sempre opportuno discuterne con un professionista della salute, soprattutto se si stanno assumendo farmaci o si ha una storia di malattie cardiovascolari.
Riassunto finale dello studio e ruolo delle abitudini
Lo studio condotto su adulti sani dimostra che una formulazione liposomiale del coenzima Q10 ne migliora moderatamente l’assorbimento e l’esposizione nel sangue rispetto a una forma standard. Questo sviluppo si aggiunge all’evidenza che il modo in cui un nutriente viene presentato influenza il suo effettivo impatto sull’organismo.
Tuttavia, la base rimane lo stile di vita, una dieta equilibrata, un regolare esercizio fisico, un riposo adeguato e un monitoraggio medico, ove appropriato. Gli integratori, compresi quelli che incorporano il coenzima Q10 o che mirano alla salute cardiovascolare, hanno senso come supporto a questi pilastri, non come sostituto.
Questo contenuto è solo a scopo informativo e non sostituisce il parere di un professionista della salute.
Domande frequenti
Cosa fornisce lo studio sulla forma liposomiale rispetto a quella standard di coenzima Q10?
Lo studio dimostra che una singola dose da 100 mg di Q10 liposomiale raggiunge concentrazioni ematiche più elevate e si mantiene più a lungo rispetto alla forma standard. Ciò indica una migliore biodisponibilità, che può essere rilevante quando si cerca di ottimizzare l’utilizzo di questo nutriente.
In quali situazioni può essere interessante prestare attenzione al coenzima Q10
Il coenzima Q10 è coinvolto nella produzione di energia cellulare e nella difesa antiossidante, quindi è spesso di interesse per le persone che si preoccupano della salute cardiovascolare, della vitalità quotidiana o di un invecchiamento sano. Deve sempre essere considerato come parte di una strategia globale di stile di vita e con la consulenza di un professionista.
Significa che un migliore assorbimento del coenzima Q10 avrà effetti clinici garantiti.
Non automaticamente. Un migliore assorbimento è un primo passo che aumenta la disponibilità del nutriente nel sangue, ma gli effetti clinici dipendono da molti fattori, come la dose, la durata, lo stato di salute e altre abitudini. Sono quindi necessari ulteriori studi su popolazioni specifiche.
Il rapporto di questo studio con la salute cardiovascolare
Il coenzima Q10 si concentra nei tessuti ad alta richiesta energetica, come il cuore, e agisce anche come antiossidante liposolubile. Concentrazioni adeguate possono favorire la funzione mitocondriale e la protezione dallo stress ossidativo, processi rilevanti per la fisiologia cardiovascolare, anche se lo studio è stato condotto su adulti sani.
Quale ruolo può svolgere Protecardio in una routine di cura del cuore?
Protecardio è inteso come integratore per sostenere il profilo lipidico e la salute cardiovascolare attraverso l’alimentazione. Può essere utile per gli adulti che già seguono le raccomandazioni sulla dieta, l’esercizio fisico e il controllo dei fattori di rischio e che cercano un ulteriore supporto sotto la guida di un professionista sanitario.









